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I pensieri della mosca con la testa storta | Presentazione

I pensieri della mosca con la testa storta

I pensieri della mosca con la testa storta

Secondo molti studiosi la coscienza sarebbe legata alla quantità e alla complessità degli elementi del sistema nervoso. In questo affascinante saggio, Giorgio Vallortigara avanza la tesi contraria, secondo cui le forme basilari dell’attività cognitiva non avrebbero bisogno di grandi cervelli, piuttosto l’insorgere della coscienza stessa andrebbe ricercato in una caratteristica essenziale delle cellule, la capacità di sentire, e non sarebbe quindi una prerogativa dei cervelli più complessi. La scoperta dell’esistenza di un minimo comune denominatore tra noi e le forme di vita più umili ci allontana una volta di più dal concetto cartesiano dell’animale-macchina – e solleva interrogativi etici ai quali non potremo a lungo sottrarci.

Ne parleremo martedì alla libreria Einaudi insieme all’autore, Giorgio Vallortigara.

Giorgio Vallortigara è professore ordinario di neuroscienze e direttore Vicario del Center for Mind/Brain Sciences dell’Università di Trento. È anche Adjunct Professor presso la School of Biological, Biomedical and Molecular Sciences dell’Università del New England, in Australia. È autore di più di 170 articoli scientifici su riviste internazionali e, oltre alla ricerca scientifica, svolge un’intensa attività di divulgazione, collaborando con le pagine culturali di varie testate giornalistiche e riviste.

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